Secondo quanto riferito da un funzionario della Casa Bianca, il presidente ha firmato l'ordine esecutivo giovedì scorso, rilanciando una politica del suo primo mandato contro un'ente sovranazionale che - dice - è una minaccia per la sovranità americana.
di Luca Ciarrocca - Deportiamo, costruiamo, vendiamo. Il piano più spudoratamente coloniale mai partorito. Follie mercantiliste di una gang di miliardari di destra, massima espressione di un'America egemonica allo sbando.
Con Benjamin Netanyahu alla Casa Bianca, chiara la follia di un presidente americano ignorante, vede un sito edilizio degli USA e Trump Tower sulla spiaggia in un luogo dove storia e religioni hanno portato finora morte e distruzione. I palestinesi dovrebbero "andare da qualche altra parte" per 15 anni, per consentire la ricostruzione.
Donald prima minaccia, spaventa e poi fa marcia indietro, allontanando così gli Stati Uniti dall'orlo di una devastante guerra commerciale con Messico e Canada. Il presidente parlerà con Xi Jinping nei prossimi giorni, mentre lo stile "il Padrino" si prepara con una nuova tornata di dazi minacciata contro Pechino. E l'Ue. A pezzi relazioni internazionali e fiducia dei mercati.
L'uomo era da tempo ricercato dalle autorità ucraine. Guidava un gruppo paramilitare nel Donbass. Nell'attacco morta anche una sua guardia del corpo, ferite altre 3 persone. Mosca: "Attentato ordinato e pianificato".
Lo hanno riferito a Reuters due fonti russe a conoscenza delle trattative. Donald ha dichiarato che avrebbe messo fine alla guerra in Ucraina entro 24 ore dal suo ingresso alla Casa Bianca. Sono vari i motivi di scetticismo, sia a Mosca che a Washington. Nonostante le smentite di contatti diretti tra le due nazioni, funzionari russi hanno recentemente visitato la regione.
Il capo del Cremlino: “Si può trattare, ma Kiev non vuole”. "Non resisteranno per un mese se i soldi e, in senso lato, le pallottole finiscono. Tutto finirebbe in un mese e mezzo o due". Il presidente ucraino: “Lo zar ha paura, vuole solo prolungare la guerra”.
Il rinnovo approvato dopo la rimozione del veto dell'Ungheria. "L'Europa mantiene la promessa: le sanzioni continueranno a privare Mosca delle risorse necessarie per finanziare la guerra" ha dichiarato l'alto rappresentante Ue Kaja Kallas. "La Russia deve pagare per i danni causati".
Nella Striscia decine di migliaia di sfollati hanno iniziato, per la prima volta dopo oltre 15 mesi di guerra, a fare ritorno nelle loro case. Che non esistono più, essendo state all'85% rase al suolo dai bombardamenti a tappeto di Israele.
SOLUZIONE IMPRATICABILE – Il presidente Usa ignora la storia e le dinamiche del Medio Oriente: “Può essere una mossa temporanea o definitiva”. Il ministro 'messianico/fascista' Smotrich esulta: “Finalmente una nuova casa”. Hamas e Jihad islamica: “Deplorevole, incoraggia i crimini di guerra. Il nostro popolo lo impedirà”.