• Il prossimo 17 maggio Martin Sellner, già allontanato da Svizzera e Germania per i contenuti razzisti delle sue conferenze, dà appuntamento a Milano per parlare del tema prefrito di Trump. “In Usa le deportazioni sono già iniziate”, esultano gli organizzatori invitando ad acquistare i biglietti in anticipo.

  • La presidente del Consiglio incontra il principe ereditario saudita bin Salman: "Nostro comune interesse fare un salto di qualità, aprire una nuova partnership strategica".

  • Salvini in tilt come l'alta velocità. E vigliacco. Diserta la Camera, cavalca i sospetti. Il leader della Lega e titolare del Mit evita il question time, al suo posto il ministro Ciriani risponde: "Ritardi in linea con gli altri anni. Il problema sono i molti cantieri aperti".

  • Elisabetta Belloni lascia il vertice dei servizi segreti. “Ho comunicato le mie dimissioni a partire dal 15 gennaio, è una mia decisione’’, dice l’ambasciatrice all’Adnkronos dopo l’anticipazione di Repubblica. “Non c’è nessun altro incarico’’, chiarisce Belloni riferendosi a indiscrezioni che la vorrebbero a Bruxelles con la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen. La notizia ha cominciato a circolare nelle scorse ore, venendo poi confermata dalla diretta interessata che ha spiegato che la decisione è nata da sue vicende personali. Secondo quanto emerso, la scelta è stata comunicata a Giorgia Meloni lo scorso 23 dicembre. La premier avrebbe chiesto a Belloni di rimanere al suo posto per qualche settimana. Lei ha accettato di restarvi fino al 15 gennaio. Da questa data non sarà più operativa. Elisabetta Belloni lascia la guida dei servizi segreti La riunione con Giorgia Meloni e Alfredo Mantovano Governo spiazzato Elisabetta Belloni lascia la guida dei servizi segreti “Ho maturato questa decisione da tempo ma non ho altri incarichi. Lascerò il posto di direttore del Dis il 15 gennaio”. Così Belloni nel confermare che non sarà più il capo dei servizi segreti per questioni personali. Nominata il 21 maggio 2021 a capo del Dis (Dipartimento delle Informazioni per la sicurezza che ha anche il compito di coordinare le due agenzie di intelligence Aise e Aisi), lascia l’incarico con anticipo. La sua nomina infatti scadrebbe poco prima dell’estate, a maggio. la redazione consiglia: Dal capitalismo al trumpmuskismo Elisabetta Belloni - Fonte foto: ANSA La riunione con Giorgia Meloni e Alfredo Mantovano Il 23 dicembre Belloni, in un colloquio riservato, ha fatto sapere alla premier Giorgia Meloni e al sottosegretario alla Presidenza con la delega ai servizi Alfredo Mantovano la decisione di andare via. Le è stato domandato di rimanere almeno qualche settimana e lei ha accettato anche per avere il tempo di spiegare la sua scelta a tutti i vertici dei servizi segreti e ai relativi uffici, oltre ai funzionari del Dis. Indiscrezioni sostengono che è possibile che vada a Bruxelles per collaborare con Ursula Von der Leyen. Tuttavia su questo tema Belloni, come riferisce Il Corriere della Sera, è stata perentoria: “Al momento non c’è nulla, lascio e basta”. Attualmente a capo del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza, il suo nome potrebbe significare il punto di caduta condiviso fra i partiti La vicenda si è srotolata nel pieno delle trattative per il rilascio della giornalista Cecilia Sala. Per l’intelligence si apre un problema a cui si dovrà trovare una soluzione in tempi brevi. Non è escluso che il nome del sostituto o della sostituta di Belloni possa essere annunciato nelle prossime ore. Tra i nomi più gettonati per la guida del Dis spicca quello di Bruno Valensise, già vice al Dis e oggi direttore dell’Aisi. Governo spiazzato La mossa di Belloni, come riportato da Repubblica, ha colto il governo di sorpresa perché inaspettata e inattesa. Soprattutto per la presidente del Consiglio. Con una nota ufficiale, la famiglia di Cecilia Sala, la giornalista arrestata a Teheran, ha richiesto il silenzio stampa. Ecco il perché di questa decisione Alfredo Mantovano che ha la delega ai servizi segreti con Belloni non è mai stato in piena sintonia. Una dinamica che, come raccontato sempre da Repubblica, avrebbe finito per convincere Belloni sull’opportunità di lasciare il suo incarico in anticipo. Fonte: Virgilio Notizie

  • Anche Roma avrà la sua “zona rossa”, la prima con l’epicentro individuato alla stazione Termini e un “raggio” di estensione che coprirà per intero il quartiere Esquilino, da anni crocevia di nazionalità ma anche coacervo di crimini, predatori principalmente, e illegalità che vede nello spaccio di stupefacenti la sua massima espressione. Dopo Firenze e Bologna ma anche Milano e Bari, dunque, il piano messo a punto dal Viminale e discusso ampiamente con i prefetti delle grandi città italiane, trova la sua applicazione nella Capitale. I dati del Viminale  Da inizio 2023 a oggi, infatti, sono state realizzate 198 operazioni straordinarie "ad alto impatto", con l'impiego complessivo di 14.300 unità tra forze dell'ordine, Polizia locale e personale di altri enti: 158.850 i soggetti controllati, di cui 67.656 stranieri; 504 i soggetti arrestati e 1.579 quelli denunciati; 82 gli stranieri espulsi; 79 le armi sequestrate; 23.276 i veicoli controllati; 1.846 gli esercizi pubblici ispezionati e 138 i lavoratori in nero o irregolari individuati all'esito delle attività. La recente decisione di istituire una "zona rossa" a Roma, che comprende le aree della stazione Termini e dell'Esquilino, è stata annunciata dal Viminale ed entrerà in vigore nei prossimi giorni. Questo provvedimento ha come obiettivo principale quello di aumentare i livelli di sicurezza in una delle zone più trafficate della capitale italiana. Dettagli sulla Zona Rossa Divieti per pregiudicati Nella nuova zona rossa, saranno imposti divieti specifici per le persone con precedenti penali, mirati a prevenire comportamenti violenti e il ripetersi di reati. Daspo urbano Sarà applicato il Daspo urbano, una misura che consente di allontanare dal luogo determinate persone ritenute pericolose. Questa misura è già stata utilizzata in altre città italiane e ora sarà estesa anche a Roma per garantire maggiore sicurezza. Obiettivi e implicazioni L'iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di miglioramento della sicurezza pubblica, soprattutto in aree ad alta densità di popolazione e flusso turistico. Le autorità locali sperano che l'implementazione di questa zona rossa possa contribuire a ridurre episodi di violenza e crimine, creando un ambiente più sicuro per residenti e visitatori. In sintesi, la creazione della zona rossa a Roma rappresenta un passo significativo nella lotta contro la criminalità urbana, con l'intento di proteggere le comunità locali e migliorare la qualità della vita nella capitale. Fonti: https://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/sicurezza-viminale-zona-rossa-roma-termini-esquilino_92167770-202502k.shtml https://www.front.it/topics/notizie-italia/sicurezza-viminale-a-giorni-zona-rossa-a-roma-termini-ed-esquilino https://www.sardegnareporter.it/2025/01/roma-arriva-la-zona-rossa-a-termini-ed-esquilino-cosa-significa/680550/ https://www.informazione.it/a/706E000D-F601-4AF5-974E-38075CE75E6A/Roma-arriva-la-zona-rossa-tra-Esquilino-e-Termini-Ecco-cosa-significa-divieti-per-i-pregiudicati-e-Daspo-urbano-ai-violenti https://www.lacronaca24.it/2025/01/04/roma-sicurezza-viminale-giorni-zona-rossa-termini-ed-esquilino/ https://www.zazoom.it/2025-01-04/roma-arriva-la-zona-rossa-tra-esquilino-e-termini-ecco-cosa-significa-divieti-per-i-pregiudicati-e-daspo-urbano-ai-violenti-2/16115341/ https://latr3.it/2025/01/04/roma-arriva-la-zona-rossa-a-termini-ed-esquilino-cosa-significa/  

  • Prima di tutto le cifre indicate nella ricerca: 268.320 post antisemiti pubblicati in Italia nell’ultimo anno. Periodo in cui gli atti antisemiti sono cresciuti del 400%, mentre il 94% degli ebrei italiani racconta di aver subito atti di antisemitismo. Dati che fanno dell’Italia uno dei Paesi dell’Unione Europea a più alto tasso di antisemitismo, come risulta anche dalle analisi del Cdec-Fondazione centro di documentazione ebraica contemporanea, dell’Eufra-European union agency for fundamental rights, e del Jewis People’s experience and perceptions of antisemitism. La narrazione volta a sminuire l’antisemitismo dilagante, spesso incline a supportare le manifestazioni e gli slogan pro Hamas, davanti ai numeri, subisce una battuta d’arresto importante. L’analisi condotta dall’associazione culturale indipendente e apolitica "Setteottobre" non lascia spazio a ulteriori equivoci. Gli atti di antisemitismo, stando ai numeri dello studio ripreso dal Corriere della Sera, non solo sono in aumento del 400% ma, come se non bastasse, il 94% degli ebrei italiani racconta di aver subito atti di antisemitismo nell’ultimo anno. È antisemitismo, non libertà di espressione Due dati preoccupanti che si sommano a un numero ancora più pericoloso: nell’anno appena concluso, il 2024, i post a sfondo antisemita pubblicati in Italia sono stati 268.320. Il risultato ci dice che l’Italia, tra i Ventisette dell'Unione Europea, rimane uno dei Paesi a più alto tasso di antisemitismo. Basterebbero queste cifre per smontare in piccoli pezzi l’intera impalcatura montata ad hoc da una parte della sinistra più estrema. Ma la ricerca scava ancora più a fondo e va a ripercorrere le radici di questa nuova ondata di antisemitismo. A finire nel mirino dello studio è soprattutto il 7 ottobre 2023 che, stando all’analisi, avrebbe portato a una “pericolosa mistificazione della realtà all’indomani del sanguinoso attacco a Israele”. Questo, ovviamente, si è tradotto “in una forma aggressiva di nuovo antisemitismo, fomentato e cavalcato da sigle e organizzazioni di sostegno alla Palestina sulle reti social, nelle piazze, nelle scuole e nelle università”. È proprio in queste ultime, sedi teoriche del pensiero e del dibattito democratico, che il sentimento di odio verso gli ebrei trova la sua casa. Nei materiali della “Setteottobre” si spiega come “il movimento ProPal in Italia non abbia nulla di spontaneo, palesandosi fin dalla sua nascita come piattaforma di propaganda pro Hamas, attraverso cui diffondere e normalizzare in Occidente gli obiettivi e gli slogan del terrorismo islamico di criminalizzazione e distruzione dello Stato di Israele”. A preoccupare sono infatti i legami con le formazioni terroristiche tout court. La ricerca documenta, con dovizia di particolari, come queste “associazioni islamiche e palestinesi” riescano a coniugare “i vecchi temi dell’antisemitismo con un antioccidentalismo aggressivo puntando sulla demonizzazione degli ebrei come rappresentanti principali di una oppressione colonialista da spazzare via con l’intero Stato di Israele”. Ad alimentare questo odio ci pensano quattro narrazioni. Dalla gogna per Dreyfus alla piazze anti-Israele. Così la sinistra ha voltato le spalle agli ebrei In primis la legittimazione dell’attacco sferrato da Hamas il 7 ottobre 2023. In secondo luogo, la tendenza a “normalizzare l’accusa di genocidio demonizzando la democrazia israeliana”. Nella terza si raffigura “Israele come oppressore con notizie false o distorte”. E infine, nella quarta narrazione, “si ricorre all’armamentario dell’antisemitismo classico che attribuisce ai sionisti oggi, come agli ebrei ieri, l’intenzione di controllare il potere e l’informazione, fino all’accusa infamante di fare commercio di organi dei cittadini palestinesi”. Intanto la documentazione della ricerca è stata consegnata al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, al Coordinatore nazionale della lotta all’antisemitismo, generale Pasquale Angelosanto, e inviata anche alla presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane, Giovanna Iannantuoni, e a tutti i singoli rettori.

  • I clienti? «Comprano una bottiglia in 18, clima pesantino». Nel suo ristorante di Montefalco, in Umbria, crollato il consumo di Sagrantino, che è un po’ più alcolico: «Attenti che gli italiani sopportano tutto, ma su cibo e vino no…».

  • Rischioso l'uso di farmaci da banco, come nel caso di un automobilista che ha visto ritirarsi la patente dopo aver assunto tachipirina due giorni prima. Il test salivare è risultato positivo 22 ore dopo il consumo di cannabis, 31 ore dopo assunzione di cocaina, 25 ore dopo il consumo di oppiacei.

  • Il dramma delle donne ingaggiate in subappalto per far fronte al boom del turismo: turni fino a 7 giorni su 7, ore lavorate gratis per non perdere il posto. L'inferno delle cameriere prostitute.

  • La presenza dell’alta pressione delle Azzorre che sta interessando non solo l’Italia, ma la quasi totalità dell’Europa, garantirà un’atmosfera stabile fino ai primi giorni dopo Capodanno. Ma poi...