L’Unione Europea a un bivio cruciale per il futuro della propria sicurezza. Diciannove Stati membri hanno firmato una lettera per chiedere alla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) di valutare l’emissione di debito vincolato a progetti di difesa e sicurezza. L’iniziativa, guidata dalla Finlandia, arriva in un momento di crescente instabilità globale e di pressione per investire sempre di più in armi e armamenti.
Quaranta firmatari: pochi, rispetto ai 720 eletti al Parlamento Europeo, ma cercano di spronare la Commissione per arginare il potere del patron di Tesla e di X nella campagna elettorale tedesca, dopo quella in Irlanda.
Il presidente dell’Austria, Alexander Van der Bellen, ha affidato al leader del Partito della Libertà (FPÖ) di estrema destra, Herbert Kickl, l’incarico di formare un nuovo governo. Se Kickl riuscisse a formare un esecutivo, si tratterebbe del primo del Paese guidato dall’estrema destra dalla Seconda guerra mondiale.
Nelle elezioni dello scorso 29 settembre il partito di estrema destra di Kickl è arrivato in testa, battendo il Partito popolare austriaco (Övp) del cancelliere conservatore uscente Karl Nehammer, arrivato al secondo posto. A ottobre, però, il presidente Van der Bellen ha dato a Nehammer la prima possibilità di formare un nuovo governo, visto che il partito di Nehammer aveva annunciato che non sarebbe andato al governo con il Partito della Libertà e Kickl e anche altri si erano rifiutati di lavorare con l’FPÖ.
Austria, leader del partito estrema destra incaricato di formare governo
Gli sforzi per formare un’alleanza di governo senza l’estrema destra sono crollati nei primi giorni del nuovo anno e Nehammer ha dichiarato sabato che si sarebbe dimesso. Il Partito popolare ha poi segnalato che potrebbe essere aperto a lavorare sotto Kickl.
Incontro fra Van der Bellen e Kickl
L’annuncio di Van der Bellen di avere affidato il mandato a Kickl è giunto dopo circa un’ora di incontro fra i due al palazzo presidenziale. Van der Bellen ha riferito di aver incaricato il leader del Partito della Libertà di tenere colloqui con il Partito popolare per provare a formare un nuovo esecutivo. Non è detto che i colloqui per arrivare a una coalizione fra l’estrema destra e i conservatori abbiano successo, ma non ci sono altre opzioni realistiche nell’attuale Parlamento e i sondaggi suggeriscono che nuove elezioni a breve potrebbero rafforzare ulteriormente il partito di estrema destra.
È possibile che abbiate notato sui social media l'immagine di una moneta da 7 euro, la quale "dovrebbe entrare in circolazione nell'Unione Europea a partire dal 1° gennaio 2025". Nonostante l'interesse suscitato da questa notizia, si tratta di un esempio classico di fake news. La Banca Centrale Europea (BCE) non ha mai pianificato l'emissione di tale conio. Le immagini diffuse sono il risultato di un'abile manipolazione grafica, in cui il numero "2" della moneta da 2 euro è stato sostituito con un "7" attraverso tecniche di fotoritocco.
La viralità di questa notizia è stata amplificata dalla falsa affermazione che la moneta sarebbe stata coniata dalla Casa da Moeda portoghese, l'ente responsabile della produzione monetaria in Portogallo. Tuttavia, un controllo diretto sul sito ufficiale della Casa da Moeda non rivela alcuna traccia dell'emissione di una moneta da 7 euro.
L'illusione di credibilità della notizia è stata alimentata da due fattori. In primo luogo, alcuni utenti portoghesi hanno associato il numero "7" al famoso calciatore Cristiano Ronaldo, il cui numero di maglia è appunto 7 (CR7). In secondo luogo, la Casa da Moeda aveva precedentemente emesso una moneta commemorativa dal valore nominale di 7,50 euro, approvata tramite l'ordinanza numero 440, dedicata all'esploratore Ferdinando Magellano. Tuttavia, anche questa era una moneta celebrativa e non ha alcuna correlazione con la presunta moneta da 7 euro.
In sintesi, mentre la moneta commemorativa per Magellano è reale, quella dedicata a Cristiano Ronaldo rimane un'ipotesi priva di fondamento e dovrà attendere ulteriormente prima di diventare realtà.
Riccardo Ruggeri, ex top manager Fiat, ha detto qualche giorno fa una grande verità: “Ora è tutto chiaro: la direttiva Ue 2035 non si può attuare ma, al contempo, non si può neppure cancellare”.
Auf wiedersehen al tripartito 'semaforo', il Bundestag nega la fiducia al cancelliere socialdemocratico. Il voto parlamentare apre la crisi che porterà alle elezioni anticipate il 23 febbraio 2025. I verdi si astengono, cristiano-democratici e liberali e votano contro: per Scholz solo 207 voti (quelli dell'Spd), la maggioranza era di 367.
Dopo la decisione della Germania di sospendere Schengen, effetto Wilders in Europa: il governo olandese vuole l'opt-out, l'esenzione dalle politiche migratorie decise dai 27. La replica di Bruxelles: irricevibile, si rispettino le norme approvate.
All'Unione Europea non deve essere dato più potere decisionale dagli stati membri, che devono poter decidere in modo autonomo su immigrazione e tasse. No a un'unione politica sempre più grande, dice il leader della destra in Olanda.
Strapuntino per la premier italiana, che avrebbe ricevuto garanzie di una vicepresidenza esecutiva per negoziare sulle deleghe. Giorgia punta a bilancio, coesione e Pnrr. Il patto di maggioranza tra popolari, socialisti e liberali blinda Ursula VDL bis.