Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha lanciato un piano per “ripulire” Gaza e ha affermato di volere che Egitto e Giordania accolgano i palestinesi dai territori nel tentativo di affermare la pace in Medio Oriente.
“Stiamo parlando di un milione e mezzo di persone, e noi ripuliremo tutto”, ha detto Trump ai giornalisti, definendo Gaza un “cantiere di demolizione” e affermando che la mossa potrebbe essere “temporanea o a lungo termine”.
Jihad islamica: “L’idea di Trump incoraggia i crimini di guerra”
Per la Jihad islamica palestinese l’idea di Donald Trump, che vorrebbe ‘svuotare’ Gaza, portando la popolazione in Egitto e Giordania, “incoraggia i crimini di guerra”.
Hamas: “I palestinesi faranno fallire l’idea di Trump su Gaza”
Secondo un alto funzionario di Hamas, Bassem Naim, “i palestinesi faranno fallire l’idea di Trump” di mandarli via da Gaza. Naim ha dichiarato all’AFP che il gruppo si oppone fermamente alla proposta del presidente degli Stati Uniti, di trasferire i residenti di Gaza in Egitto e Giordania. Naim, membro dell’ufficio politico di Hamas, ha affermato: “Come hanno sventato ogni piano di spostamento e di patrie alternative nel corso dei decenni, anche questa volta il nostro popolo sventerà tali progetti”.
Smotrich: “Eccellente l’idea di Trump di svuotare Gaza”
Il ministro israeliano delle Finanze Bezalel Smotrich, di estrema destra, accoglie con favore l’idea avanzata dal presidente Usa Donald Trump di rimuovere i palestinesi da Gaza, definendola “un’idea eccellente”. “Dopo 76 anni durante i quali la maggior parte della popolazione di Gaza è stata tenuta forzatamente in condizioni difficili per preservare l’aspirazione di distruggere lo Stato di Israele, l’idea di aiutarli a trovare altri posti in cui iniziare una vita nuova e migliore è un’idea eccellente”, ha affermato Smotrich in una dichiarazione, secondo quanto riferisce Times of Israel.
Trump lancia un piano per “ripulire” Gaza
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha proposto che Giordania ed Egitto accolgano più palestinesi provenienti da Gaza, un’idea che ha generato preoccupazione tra i 2,3 milioni di abitanti di Gaza e nei paesi vicini. La proposta alimenta i timori di un nuovo esodo forzato, simile alla “Nakba” del 1948, quando 700.000 palestinesi furono espulsi o costretti a fuggire durante la creazione di Israele.
La recente offensiva israeliana contro Gaza, iniziata dopo l’attacco di Hamas del 7 ottobre 2023, ha causato oltre 47.000 morti palestinesi e sfollato circa l’85% della popolazione, secondo le stime delle Nazioni Unite. Gaza, una delle aree più densamente popolate al mondo, è stata devastata dai bombardamenti, e non ci sono più luoghi sicuri per rifugiarsi.
Nonostante le condizioni drammatiche, molti palestinesi rifiutano di lasciare Gaza per timore di una nuova e definitiva diaspora. Tuttavia, l’Egitto e altri stati arabi si oppongono fermamente a qualsiasi trasferimento di popolazione oltre i confini. L’attuale conflitto ha superato per gravità le crisi precedenti, aggravando quotidianamente la catastrofe umanitaria.