I leader europei temono di doversi accollare i costi della sicurezza e della ricostruzione postbellica in Ucraina, dopo essere stati esclusi dai negoziati di pace tra Stati Uniti e Russia. Donald Trump, dopo aver parlato con Vladimir Putin, ha annunciato l’avvio immediato dei negoziati per porre fine alla guerra, cogliendo di sorpresa le capitali europee. Fonti europee affermano che Trump si aspetta che l’Europa paghi per la ricostruzione dell’Ucraina e dispieghi truppe per mantenere un accordo di pace in cui non avrà voce in capitolo.
La versione russa della telefonata tra Putin e Trump
La Germania, la Francia e altri paesi europei hanno ribadito la necessità di essere coinvolti in qualsiasi negoziato, ma Trump sembra vedere l’Europa principalmente come un finanziatore. Il ministro della Difesa tedesco, Boris Pistorius, ha criticato le concessioni già fatte da Trump a Putin, come l’esclusione dell’Ucraina dalla NATO, prima ancora che i negoziati iniziassero. Pistorius ha anche avvertito che la minaccia russa potrebbe non diminuire dopo un accordo di pace.
L’Italia, insieme a Francia, Germania, Polonia, Spagna, Regno Unito e Ucraina, sembra totalmente tagliata fuori dai negoziati intavolati a due da Trump e Putin ha ribadito, con il ministro degli Esteri Antonio Tajani, l’impegno a sostenere l’indipendenza, la sovranità e l’integrità territoriale di Kiev, auspicando una pace giusta e duratura che garantisca gli interessi dell’Ucraina e dell’Europa.
Potus – Putin, trattativa sull’Ucraina
I leader europei sperano di ottenere chiarimenti sui piani di Trump durante la Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, dove incontreranno il vicepresidente americano JD Vance e l’inviato per l’Ucraina Keith Kellogg. Tuttavia, non ci si aspetta che Kellogg riveli gli obiettivi statunitensi, lasciando l’Europa in attesa di ulteriori informazioni.
Intanto, l’Ucraina esprime frustrazione per la mancanza di leadership europea, con un funzionario che ha dichiarato: “Tutti aspettano che Trump dica loro cosa fare”. Il presidente Zelensky, che parteciperà al forum di Monaco, ha sottolineato che una garanzia di sicurezza solo europea non sarebbe credibile.
Gran rialzo dell’euro, il dividendo della pace in Ucraina
Gli Stati Uniti, dal canto loro, hanno escluso il dispiegamento di truppe americane o un ruolo della NATO nella sicurezza post-conflitto, lasciando l’onere principalmente all’Europa. Diplomatici europei temono che un accordo in cui gli USA si limitino a negoziare un cessate il fuoco, lasciando all’Europa il compito di gestire le conseguenze, non sia sostenibile.
Inoltre, l’UE fatica a stabilire un dialogo diretto con l’amministrazione Trump, con figure come la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen che incontrano difficoltà nel ottenere incontri significativi. Questo approccio unilaterale di Trump, che ignora il tradizionale dialogo transatlantico, rischia di minare l’unità e la capacità dell’Europa di agire in modo coordinato.
In sintesi, l’Europa si trova in una posizione precaria: esclusa dai negoziati chiave, ma chiamata a sostenere i costi della ricostruzione e della sicurezza, mentre la minaccia russa rimane una preoccupazione costante.