Il Presidente Donald Trump ha lasciato di stucco tutti martedì sera quando ha suggerito che gli Stati Uniti potrebbero prendere il controllo della Striscia di Gaza e trasformarla da “sito di demolizione” nella “Riviera del Medio Oriente”.
Parlando ai giornalisti insieme al primo ministro israeliano di estrema destra Benjamin Netanyahu, Trump ha ribadito che i palestinesi potrebbero essere trasferiti in Egitto o in Giordania.
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“Gli Stati Uniti prenderanno il controllo della Striscia di Gaza. E faremo un lavoro anche con essa. La possederemo e saremo responsabili dello smantellamento di tutte le pericolose bombe inesplose e di altre armi presenti nel sito. Spianeremo il sito e ci libereremo degli edifici distrutti. Spianare il sito. Creare uno sviluppo economico che fornisca un numero illimitato di posti di lavoro e di alloggi per la popolazione della zona. Fate un lavoro vero”, ha detto Trump.
Trump ha detto che gli Stati Uniti faranno “ciò che è necessario” a Gaza, compresa l’acquisizione del pezzo di terra.
“Sarà qualcosa di cui tutto il Medio Oriente potrà essere orgoglioso”, ha detto.
Trump ha detto di vedere una “proprietà a lungo termine” della terra, che porterà stabilità alla regione.
“Non è stata una decisione presa alla leggera. Tutti quelli con cui ho parlato amano l’idea che gli Stati Uniti possiedano quel pezzo di terra”, ha insistito.
Trump ha detto che i palestinesi vivono in un “buco infernale” e vuole dare loro “la possibilità di vivere in una bella comunità che sia sicura e protetta”.
Meno di un anno fa, nel marzo 2024, il genero di Trump, Kushner, ha ipotizzato il valore della “proprietà sul lungomare” di Gaza.
“La proprietà sul lungomare di Gaza potrebbe essere molto preziosa”, disse all’epoca. “È una situazione un po’ spiacevole, ma dal punto di vista di Israele farei del mio meglio per trasferire la gente e poi ripulirla”.
Una fonte anonima ha riferito a Tara Palmeri, corrispondente politica senior di Puck News, che “l’idea di Trump di far prendere il controllo di Gaza agli Stati Uniti è stata concepita da Jared Kushner”.
Kushner avrebbe partecipato alla stesura delle dichiarazioni di Trump per la conferenza stampa di martedì.
Netanyahu ha elogiato la proposta di Trump su Gaza, definendola un possibile cambiamento storico. Tuttavia, Egitto e Giordania hanno respinto il piano di reinsediamento dei palestinesi fuori dalla Striscia, mentre Trump spera nel loro supporto, facendo leva sugli aiuti statunitensi.
Gli arabi vedono la proposta come un’eco della Nakba del 1948, quando migliaia di palestinesi furono sfollati. Lo spostamento forzato destabilizzerebbe gli alleati occidentali degli USA, sostenitori della soluzione a due Stati. L’Arabia Saudita ha ribadito la sua posizione irremovibile su uno Stato palestinese indipendente con capitale Gerusalemme Est, escludendo rapporti diplomatici con Israele senza questa condizione.
La destra israeliana ha esaltato Trump, con Ben-Gvir e Smotrich che hanno lodato la sua proposta. Rimane incerto il possibile controllo USA su Gaza, che potrebbe richiedere anni e migliaia di truppe, evocando i fallimenti in Iraq e Afghanistan.