Il rinnovo delle sanzioni dell’Unione Europea alla Russia è stato approvato dopo la rimozione del veto da parte dell’Ungheria. Budapest, attraverso il ministro degli Esteri Péter Szijjártó, ha dichiarato di aver ottenuto garanzie sulla sicurezza energetica del Paese. La Commissione Europea si è impegnata a proteggere le infrastrutture di oleodotti e gasdotti verso gli Stati membri, un tema considerato cruciale per la sicurezza energetica complessiva dell’Ue. Inoltre, Bruxelles avvierà discussioni con l’Ucraina per garantire la continuità dei flussi energetici verso l’Europa.
In precedenza, l‘Ungheria aveva sollevato riserve sulla questione, chiedendo solidarietà e rassicurazioni in merito al mantenimento delle forniture di petrolio e gas. Tuttavia, al termine delle negoziazioni, il veto è stato ritirato.
“L’Europa mantiene la promessa: le sanzioni continueranno a privare Mosca delle risorse necessarie per finanziare la guerra. La Russia deve pagare per i danni causati”, ha dichiarato sui social l’alto rappresentante Kaja Kallas (nella foto sotto a destra, con Ursula von der Leyen).
L’Ue ha anche adottato ulteriori misure restrittive contro tre ufficiali russi dell’Unità 29155, responsabili di attacchi informatici contro l’Estonia nel 2020. Gli attacchi hanno portato al furto di dati sensibili, tra cui segreti aziendali e documenti riservati, compromettendo la sicurezza di istituzioni chiave. Questa unità, nota per attività di destabilizzazione e coinvolgimento in operazioni segrete, è stata già sanzionata in passato.
Fonte: Teleborsa