USA-Russia, summit a Riyadh prepara accordo sfavorevole all’Ucraina

Trump pronto a concessioni su NATO e territori occupati, Putin punta a rafforzare la sua influenza. Zelenskyy totalmente tagliato fuori protesta: "Nessun accordo senza l’Ucraina". Il patto tra autocrati ha messo in crisi per sempre l'Europa.

Funzionari statunitensi e russi si riuniranno oggi a Riyadh per discutere della guerra in Ucraina, in quello che potrebbe essere il primo vero tentativo di negoziare la fine del conflitto. Tuttavia, l’incontro desta forti preoccupazioni a Kyiv e tra gli alleati europei, che temono una mediazione favorevole a Mosca. L’amministrazione Trump sembra disposta a concessioni significative, come l’esclusione dell’Ucraina dalla NATO e la rinuncia ai territori occupati, posizioni che potrebbero rafforzare Putin e indebolire l’Occidente.

Il patto degli autocrati

Trump e Putin, con un accordo in stile Yalta sull’Ucraina, riscrivono la storia e accelerano la terribile crisi dell’Unione Europea

L’ex ministro degli Esteri russo Andrei Kozyrev avverte che qualsiasi concessione prematura spingerebbe il Cremlino a chiedere ancora di più, rafforzando la sua narrativa sulla debolezza occidentale. Per Putin, la guerra fredda non è mai davvero finita: il suo obiettivo rimane ridimensionare l’influenza della NATO, dividere gli Stati Uniti dall’Europa e trasformare l’Ucraina in uno stato fallito. Il Cremlino potrebbe sfruttare il clima di incertezza per consolidare la propria posizione geopolitica, ottenendo vantaggi strategici senza rinunciare alla sua aggressività.

Molti esperti dubitano che la Russia sia realmente interessata alla pace: secondo il politologo Andrei Kolesnikov, Mosca si avvicina ai negoziati con una mentalità da “affarista”, non da pacificatore. L’ipotesi di una nuova spartizione del mondo con Trump potrebbe giovare a Putin, permettendogli di mantenere il controllo interno senza ricorrere a un conflitto diretto.

Il piano anti Zelensky di Trump non è più top secret

Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha ribadito che nessun accordo potrà essere accettato senza il consenso di Kyiv. Anche l’esperta Ekaterina Schulmann sottolinea che il desiderio di Putin di ridefinire un nuovo ordine di sicurezza è così forte che potrebbe persino rinunciare ad alcune richieste, ma senza mai perdere il controllo della narrazione.

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