Elezioni in Germania: AfD secondo partito, nei sondaggi forse sopra al 20%

Ultima settimana di campagna elettorale, la formazione dell’estrema destra tedesca, appoggiata formalmente da Washington e ora anche dalla Russia, continua a crescere ed è probabilmente sottostimata.

L’AfD, partito tedesco di estrema destra guidato da Alice Weidel, continua a raccogliere endorsement internazionali di peso, alimentando speculazioni sulla sua reale forza elettorale. L’ultimo sostegno arriva da Alexander Dugin, ideologo di Putin, che in un messaggio provocatorio ha dichiarato che solo l’AfD rappresenta la vera democrazia tedesca, accusando il resto dello spettro politico di essere una “dittatura liberale”.

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Dugin si aggiunge a una lista di sostenitori che include Elon Musk, il vicepresidente americano JD Vance e il premier ungherese Viktor Orbán, tutti schierati a favore di un partito che nei sondaggi si attesta tra il 20% e il 21%, ma che potrebbe essere sottostimato. Weidel stessa punta al 25%, soglia che garantirebbe ad AfD maggiori poteri parlamentari, come la creazione di commissioni d’inchiesta.

Alice Weidel e Friedrich Merz

Il partito sfrutta abilmente la cronaca per alimentare sentimenti anti-immigrazione, con Weidel che attribuisce episodi di violenza all’“immigrazione incontrollata” e a politiche d’integrazione fallimentari. Questo approccio ha spinto anche i partiti tradizionali, dalla CDU al governo Scholz, a inasprire il dibattito sul tema, rendendolo centrale nella campagna elettorale.

Nel recente confronto televisivo tra i principali leader politici, il candidato della CDU, Friedrich Merz, ha ribadito il rifiuto di qualsiasi alleanza con AfD, criticandone la vicinanza a Mosca e la posizione sull’Ucraina. Tuttavia, la presenza di Weidel al tavolo del dibattito rappresenta già una vittoria simbolica per il partito, che guadagna sempre più spazio nel panorama politico tedesco.

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