Trump contro Soros: “Incriminatelo con la legge anti-mafia”

Senza fine le vendette personali del presidente, che chiede al Dipartimento di Giustizia di usare la legge RICO contro il filantropo democratico e suo figlio Alex. Per la Open Society Foundations un'offensiva senza prove, definita "scandalosa", che alza il livello dello scontro.

Donald Trump ha lanciato un attacco frontale contro George Soros, usando il suo social network, Truth Social, per chiedere esplicitamente che il Dipartimento di Giustizia incrimini il miliardario e filantropo e suo figlio Alex per violazione della legge federale contro il racket (RICO).

L’invocazione della legge RICO è particolarmente potente: si tratta di uno strumento legale creato negli anni ’70 per combattere la criminalità organizzata come la mafia, e – paradossalmente – è una delle accuse che lo stesso Trump sta affrontando in Georgia per i suoi tentativi di sovvertire le elezioni del 2020.

Nel suo post, Trump ha affermato, senza fornire alcuna prova, che George Soros e “il suo meraviglioso figlio della sinistra radicale” dovrebbero essere perseguiti per il loro presunto sostegno a “proteste violente” in tutti gli Stati Uniti. L’attacco si inserisce in una lunga campagna denigratoria da parte della destra americana contro Soros, spesso alimentata da teorie del complotto che lo dipingono come un burattinaio che manipola la politica globale.

Nel mirino di Trump non c’è solo George Soros, ma anche suo figlio Alex, che nel 2023 ha preso le redini della Open Society Foundations, la rete filantropica del padre che finanzia cause progressiste e per i diritti umani in tutto il mondo. Trump ha concluso il suo messaggio con un avvertimento minaccioso: “Non permetteremo più a questi pazzi di fare a pezzi l’America […] State attenti, vi stiamo osservando!”.

La reazione della Open Society Foundations non si è fatta attendere. Un portavoce ha definito le accuse di Trump “scandalose e false”, ribadendo che la fondazione “non sostiene né finanzia proteste violente” e che la sua missione è quella di “promuovere i diritti umani, la giustizia e i principi democratici”, incluse le libertà di espressione e di protesta pacifica garantite dalla Costituzione.

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