Un caccia F-35 della US Air Force si schianta in Alaska

VIDEO - Il pilota è riuscito ad espellersi in sicurezza. Il prezzo medio di un F-35A è di 82 milioni di dollari. Questo è il terzo incidente per i costosi caccia americani nel giro di un anno. Elon Musk ha stroncato il jet, definendolo obsoleto e inefficiente. L'Italia ha decine di F-35 e prevede di spendere vari miliardi per l'acquisto di molti altri (fino a 115) nell'ambito dei programmi NATO.

Un caccia multiruolo F-35A del 354° Stormo Caccia dell’Aeronautica Militare degli Stati Uniti, di stanza alla Base Aerea di Eielson, vicino a Fairbanks, in Alaska, si è schiantato vicino alla pista della base. Il pilota è riuscito ad espellersi in sicurezza e non è rimasto ferito nell’incidente. Il prezzo medio di un F-35A è di 82 milioni di dollari, a partire dal luglio 2024.

Questo è il terzo incidente dell’F-35 nel giro di un anno e arriva pochi giorni dopo che Elon Musk ne ha criticato i costi e il design obsoleto e inefficiente.

Musk ha addirittura definito il programma F-35 “il peggior rapporto qualità-prezzo militare della storia” e ha suggerito che i fondi spesi per questo programma sarebbero stati meglio investiti nella tecnologia dei droni. Le sue opinioni hanno attirato l’attenzione, soprattutto da quando il presidente Trump lo ha nominato consulente del governo statunitense per l’ottimizzazione delle spese federali, a capo del DOGE (Department of Government Efficiency).

L’incidente è avvenuto sulla pista della base aerea di Eielson, in Alaska. Il portavoce di Eielson, Staff Sgt. Kimberly Touchet, ha dichiarato: “È ancora in corso un’indagine, quindi stanno cercando di confermare tutti i dettagli”.

Più tardi, in una conferenza stampa, il col. Paul Townsend, comandante del 354° stormo di caccia, ha dichiarato che il pilota stava atterrando durante un’esercitazione quando il suo jet ha subito un “malfunzionamento in volo”, costringendolo ad espellersi. Ha detto che il pilota stava eseguendo le normali procedure standard quando si è verificato l’incidente.

F-35 – Il progetto di difesa più costoso degli Stati Uniti

L’F-35 Lightning II Joint Strike Fighter, sviluppato da Lockheed Martin, è il programma di armamento più costoso e ambizioso del Dipartimento della Difesa USA. Nonostante sia stato elogiato perché fondamentale per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, il progetto è stato per anni al centro di pesanti critiche per le spese eccessive e i ritardi. Il programma è l’impresa militare più costosa della storia e il Government Accountability Office degli Stati Uniti ha stimato che il costo totale supererà i due trilioni, cioè 2.000 miliardi di dollari.

Nel 2024, un rapporto declassificato del Pentagono ha rivelato i difetti del programma. In esso si leggeva che: “L’affidabilità, la manutenibilità e la disponibilità complessive della flotta statunitense rimangono al di sotto delle aspettative di servizio”. La Lockheed Martin ha risposto che l’F-35 “soddisfa o supera costantemente i requisiti di affidabilità che siamo tenuti a fornire”, poiché “quasi il 90% dei componenti dell’F-35 ha prestazioni superiori a quelle richieste”.

Quanti F-35 ha l’Italia nel programma NATO?

L’Italia ha acquistato decine di F-35 e il ministero della Difesa guidato da Guido Crosetto ha in programma di acquistarne molti altri.

Come si legge nel DPP 2024-2026, il governo di Roma ha deciso l’acquisizione di ulteriori 25 caccia multiruolo F-35, e dei relativi motori ed equipaggiamenti, per un costo complessivo di 7 miliardi di euro (comprensivi dei costi di aggiornamento periodico e di supporto logistico fino “prevedibilmente” al 2035).

Il governo italiano, tramite il Ministero della Difesa, aveva in programma in origine di acquistare un totale di 90 caccia F-35, suddivisi tra le versioni F-35A (a decollo e atterraggio convenzionale) e F-35B (a decollo corto e atterraggio verticale, STOVL).

Il DPP 2024 prefigura l’acquisizione di ulteriori 25 aerei, portando quindi il totale degli F-35 italiani a 115 unità, il che “rafforza il ruolo dell’Italia nel contesto della sicurezza europea e mantiene il Polo di Cameri allineato con quelli statunitensi”. Tuttavia, il numero effettivo di velivoli consegnati e operativi è inferiore al totale previsto.

Situazione attuale:

– F-35A: Utilizzati principalmente dall’Aeronautica Militare Italiana (AMI).

– F-35B: Destinati all’uso congiunto dall’Aeronautica Militare e dalla Marina Militare, in particolare per operazioni a bordo della portaerei Cavour e, in futuro, della nuova portaerei Trieste.

Produzione e assemblaggio:

– L’Italia partecipa al programma F-35 come partner di livello 2, contribuendo alla produzione globale del velivolo. Presso lo stabilimento di Cameri (Novara), gestito da Leonardo, vengono assemblati gli F-35 destinati all’Italia e ad altri Paesi europei.

Utilizzo operativo:

– Gli F-35 italiani sono regolarmente impiegati in missioni di addestramento, difesa aerea e operazioni internazionali, contribuendo alle capacità di deterrenza e proiezione strategica delle Forze Armate italiane in ambito NATO.

 

 

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