Un’autocrazia di imbecilli

di Paul Krugman - Se l’America avesse ancora una democrazia pienamente funzionante, il discorso pronunciato martedì da Donald Trump di fronte ai centinaia di generali allibiti avrebbe segnato la fine immediata della sua presidenza.

di Paul Krugman

Se l’America avesse ancora una democrazia pienamente funzionante, il discorso pronunciato martedì da Donald Trump di fronte ai generali riuniti avrebbe segnato la fine immediata della sua presidenza. Trump ha trattato l’evento come un comizio elettorale ed è apparso visibilmente sorpreso dal rifiuto del pubblico di applaudire o ridere alle sue battute. Tenere un discorso apertamente partigiano a un’assemblea obbligata di ufficiali militari è stata una flagrante violazione dell’Hatch Act. E il contenuto — dire agli ufficiali di essere pronti a usare la forza contro cittadini statunitensi — configurava chiaramente un reato da impeachment. In un’altra epoca, le sue invettive incoerenti avrebbero spianato la strada a una rimozione immediata dalla carica attraverso il 25° emendamento.

Ma come si è arrivati a questo punto? È evidente che la decisione di convocare alti ufficiali da tutto il mondo per ascoltare una lezione sull’“etica del guerriero” impartita da un uomo che aveva installato uno studio di trucco al Pentagono è stata presa da Pete Hegseth. Una decisione che ha confermato pubblicamente ciò che circola a mezza voce all’interno delle forze armate — e presumibilmente anche tra alleati e avversari: Hegseth è un incompetente conclamato, del tutto inadeguato al ruolo. E questa performance imbarazzante fino al grottesco è lo specchio del suo panico di fondo. (…)

L’America non è dunque più una democrazia pienamente funzionante. Ai “bei tempi” di Richard Nixon, il Partito Repubblicano ebbe la coscienza e la spina dorsale per opporsi al suo tentativo di instaurare un’autocrazia. William Rehnquist, allora Presidente della Corte Suprema, si astenne dal caso United States vs. Nixon a causa dei suoi legami pregressi con i cospiratori del Watergate. Riuscite a immaginare un Antonin Scalia o un Clarence Thomas dotati di un simile senso di equità e dovere? Ma come accade in tutti i regimi autoritari, l’autocrazia americana è gestita da incompetenti in mala fede. E mentre le nostre istituzioni sacralizzate falliscono clamorosamente nel rispondere all’altezza della sfida, la rozza incapacità di questi mestieranti genera reazioni di resistenza che potrebbero ancora salvarci.

Molte persone innocenti — soprattutto i dipendenti federali — soffriranno per la chiusura del governo. Ma i Democratici dovevano prendere posizione, mostrare di voler chiamare i Repubblicani a rispondere del loro attacco al benessere degli americani; e l’incompetenza repubblicana ha fornito loro solide basi per farlo.

In modo perverso, dobbiamo persino essere grati che Trump e i suoi accoliti siano così incapaci: proprio questa loro goffaggine sta costringendo le parti assopite del paese a reagire. Non resta che sperare che la reazione sia abbastanza forte e rapida da salvarci tutti.

Questo articolo è stato originariamente pubblicato in versione integrale sul Substack di Paul Krugman

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